2 aprile 2012: Salvatore Borsellino al "Fermi"

Lunedì 2 aprile 2012, una mattinata speciale per gli studenti di quarta e quinta del Fermi: la Commissione cultura ha organizzato un incontro con Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino, ucciso con tutta la scorta, il 19 luglio 1992, a Palermo, in via D’Amelio in un attentato, cinquantasette giorni dopo la strage di Capaci, dove perirono il suo collega e amico fraterno Giovanni Falcone, la moglie anche lei magistrato, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta.

 Salvatore Borsellino ha raccontato ad una platea attentissima e commossa le tappe salienti della sua vita, le motivazioni della sua scelta, di andarsene al nord, sperando in una vita senza più “ il puzzo fetido della mafia” e di quella del fratello che invece ha lottato fino all’ultimo per liberare Palermo e tutto il nostro paese dal cancro mafioso che si insinua ovunque, dalle aziende, alle istituzioni, in nome di quel “ profumo di libertà “ di cui ogni cittadino per bene ha il diritto di godere.

 Conclusione amara quella dell’ingegner Borsellino: anche al nord la mafia c’è , prospera, ha trovato terreno fertile per il riciclaggio e gli appalti e il messaggio che ha lasciato agli studenti è quello di informarsi, aprire gli occhi e vigilare, solo così il sacrificio di Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e di tutti gli altri servitori dello stato che si sono sacrificati non verrà sepolto nell’alto cumulo dei segreti di stato del nostro paese. 

di Annamaria Ronzio

 

Foto: Annamaria Ronzio

 

12 maggio 2012: in Marcia per la pace a Desio

Foto: Mariapia Monguzzi

 

19 maggio 2012: alla marcia della Legalità di Monza